Bambini in movimento nel Sahel: un'emergenza umanitaria per proteggere i loro diritti

20 novembre 2024

In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che si celebra il 20 novembre, la RAEMH ribadisce il proprio impegno a proteggere i bambini in movimento, particolarmente vulnerabili agli abusi e alle ingiustizie.



Notizie
Caritas Mali


A Gao (Mali), la Maison du Migrant lancia l'allarme sulle condizioni spesso disumane in cui vivono i bambini: sfruttamento, violenza, privazione dei loro diritti fondamentali e un'evidente mancanza di protezione. Queste violazioni rappresentano un tradimento dei principi sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, adottata 35 anni fa, e richiedono un intervento urgente.

Trasmettendo questa testimonianza, la RAEMH e i suoi membri sperano di sensibilizzare la comunità internazionale, le autorità nazionali e la società civile su questa crisi silenziosa. È indispensabile rafforzare i meccanismi di protezione, garantire un accesso paritario ai diritti per tutti i bambini e fornire risposte concrete alle sofferenze dei bambini e dei giovani in movimento, troppo spesso dimenticati nelle discussioni sulla migrazione.

 

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La Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza si celebra ogni anno per sottolineare l'importanza della tutela dei diritti dei bambini, come definiti dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1989. Questa convenzione riconosce i bambini come tutti gli esseri umani di età inferiore ai 18 anni e garantisce la loro sicurezza e il loro benessere in tutto il mondo.

Nell'attuale contesto di crisi e insicurezza nel Sahel, i diritti dei bambini sono particolarmente vulnerabili e la Maison du Migrant di Gao ne è testimone quotidianamente.

La Maison du Migrant ha osservato un aumento dello sfruttamento di giovani donne e bambini in viaggio. I bambini che viaggiano da soli o con i loro genitori - di solito donne capofamiglia - corrono enormi rischi di veder violati i loro diritti. Per contribuire alla sicurezza di questi bambini nel Sahel, devono essere messe in atto azioni concrete da parte di tutti gli attori coinvolti. Nel 2024, le autorità hanno adottato misure per combattere le reti di traffico di esseri umani che coinvolgono i bambini. Sono stati effettuati arresti per porre fine a queste pratiche illegali e proteggere i bambini sfruttati.

È inoltre importante migliorare l'accesso allo stato civile per tutti i bambini, garantendo loro un certificato di nascita e un'identità legale. In Mali, ad esempio, lo jus soli garantisce che ogni bambino nato sul territorio benefici automaticamente della nazionalità maliana e dell'accesso ai suoi diritti fondamentali. A tal fine, è fondamentale organizzare campagne di sensibilizzazione sull'importanza di registrare le nascite all'anagrafe. Il rafforzamento della legislazione e delle politiche a favore della registrazione civile aiuterà a prevenire la stigmatizzazione e a garantire ai bambini l'accesso all'istruzione e ai servizi sociali di base, nonché la protezione dallo sfruttamento e dagli abusi.

La Maison du Migrant di Gao ha inoltre osservato un significativo deterioramento delle condizioni di salute dei bambini ospitati nel suo centro, soprattutto in termini di nutrizione. Negli ultimi mesi, sono stati accolti diversi gruppi di bambini di nazionalità nigeriana e una percentuale significativa di loro era in uno stato di malnutrizione avanzata, senza aver avuto la possibilità di ricevere un monitoraggio e una supervisione adeguati. Eppure un'assistenza adeguata fin dal loro arrivo è fondamentale per garantire il loro benessere e il loro sviluppo.

L'UNICEF è d'accordo, sottolineando che nell'intero Sahel, 6,9 milioni di bambini sotto i 5 anni sono affetti da malnutrizione acuta, ovvero 2,6 milioni in più rispetto al 2023. Questa crisi è causata da una triste combinazione di fattori: insicurezza, riscaldamento globale e aumento dei prezzi alimentari.

A Gao, le organizzazioni della società civile e le ONG internazionali - Enda Mali, UNICEF, Save the Children, il Consiglio danese per i rifugiati, la Maison du Migrant della Caritas Mali a Mopti e la Direction Régionale de la Promotion de la Femme, de l'Enfant et de la Famille (DRPFEF) - stanno coordinando le loro azioni a favore dei diritti dei bambini nell'ambito di un “sotto-cluster di protezione”. Queste organizzazioni forniscono un sostegno essenziale ai bambini in movimento, ma è fondamentale rafforzare questi sforzi. Il bisogno di assistenza e di sostegno è in forte aumento nella regione, ma gli attori coinvolti soffrono di una mancanza di risorse.

Isaac Isamël Pangoup, responsabile del programma e responsabile amministrativo e finanziario della Maison du Migrant, Caritas Mopti.