Porte aperte a Dakar: Incontrate Joséphine del P.A.R.I.

02 Jun 2023








"Il nostro lavoro ha un impatto in quanto permette alle donne di riacquistare la loro dignità di
donne"

Immersa nella zona sud occidentale di Dakar, si trova una porta grigia con il logo della Caritas di Dakar. Si tratta del Punto di accoglienza per rifugiati e immigrati. Qui vengonoofferti vari servizi, tra cui supporto psicosociale, legale, amministrativo e socio-economico alle persone in movimento, con l'obiettivo di accedere ai diritti, sensibilizzare e fare advocacy.

Questo punto di accoglienza sostiene più di 2.000 persone all'anno. Il Senegal, Paese di partenza, transito e accoglienza, è un importante crocevia migratorio africano. Più di due terzi dei migranti provenienti dall'Africa subsahariana si spostano all'interno dello stesso continente e il paese della teranga rappresenta il 2% di tale popolazione.

In uno degli edifici che circondano il cortile di questo punto di accoglienza, tra le 8:00 e le 16:00, incontrerete Joséphine, sura marista e assistente sociale di professione. Lavora per migliorare l'accoglienza di madri e bambini e per contribuire a ridurre la vulnerabilità di questo target. Nella maggior parte dei casi si tratta di madri sole con diversi bambini piccoli che hanno vissuto una serie di esperienze traumatiche. Al loro arrivo, si attiva un intero processo di sostegno: queste madri vengono accolte, ascoltate e prese in carico, a seconda delle loro esigenze, oppure indirizzate quando la struttura non è in grado di fornire loro un supporto adeguato. In caso di emergenza, a queste donne può essere offerto un alloggio temporaneo. In occasione della giornata internazionale dei diritti della donna, Joséphine riunisce queste madri per discutere e sensibilizzare su temi quali le malattie trasmissibili. Un ascolto reciproco che, secondo lei, libera queste madri.

Per approfondire:
https://caritassenegal.org/presentation-du-p-a-r-i/

 

Trascrizione podcast Joséphine:

Porte aperte a Dakar: alla scoperta del P.A.R.I., polo di accoglienza per rifugiati e immigrati sotto l'egida di Caritas Senegal.

Buongiorno, mi chiamo Joséphine e sono una suora marista responsabile di madri e bambini  presso il PARI Caritas. Di professione sono un'assistente sociale. L'obiettivo del progetto madre e bambino è quello di migliorare l'accoglienza di madri e bambini e di contribuire a ridurre la vulnerabilità di questo target. Il metodo di lavoro utilizzato qui alla Caritas: anzitutto, quando le madri arrivano, vengono accolte e facciamo quello che chiamiamo ascolto, ascoltare la madre per vedere di cosa ha bisogno. Ed è attraverso i suoi bisogni che cerchiamo insieme di vedere come trovare delle soluzioni e, se non ci riusciamo, possiamo anche indirizzarle a un sostegno più completo. A volte le riuniamo per sessioni di sensibilizzazione su un tema particolare, ad esempio le malattie trasmissibili, e può capitare che una madre arrivi con delle ferite, quindi una madre che ha avuto problemi, o una madre che è stata violentata nel suo Paese, prima di arrivare. Quindi, nell'ascolto che facciamo, possiamo individuare queste ferite e cerchiamo di alleviarle. Il discuterne insieme le libera, le libera. Per quanto riguarda i bambini, cerchiamo di aiutarli anche organizzando il Natale dei bambini. Possiamo dire che l'impatto di questo lavoro è davvero grande perché le donne riacquistano la loro dignità di donne. Quando sono arrivate in Caritas avevano la testa bassa, ma molto spesso la rialzano. Dalle testimonianze che abbiamo di queste donne si capisce che sono molto felici dell'accoglienza che ricevono dalla Caritas. Mi dicono: "Sorella, se non fosse stato per la Caritas, non sappiamo come avremmo fatto noi e i nostri figli”. Quindi penso che l'impatto sia grande per queste donne.

Si tratta di un podcast proposto dal Réseau Afrique Europe pour la Mobilité Humaine (Rete Africa ed Europa per la Mobilità Umana). Il R.A.E.M.H. è un'iniziativa interregionale con sede in diversi Paesi dell'Africa occidentale, del Nord Africa e dell'Europa meridionale. Rimanete aggiornati sulla rete su raemh.org