Immersa nella zona sud occidentale di Dakar, si trova una porta grigia con il logo della Caritas di Dakar. Si tratta del Punto di accoglienza per rifugiati e immigrati. Qui vengono offerti vari servizi, tra cui supporto psicosociale, legale, amministrativo e socio-economico alle persone in movimento, con l'obiettivo di accedere ai diritti, sensibilizzare e fare advocacy.
Questo punto di accoglienza sostiene più di 2.000 persone all'anno. Il Senegal, Paese di partenza, transito e accoglienza, è un importante crocevia migratorio africano. Più di due terzi dei migranti provenienti dall'Africa subsahariana si spostano all'interno dello stesso continente e il paese della teranga rappresenta il 2% di tale popolazione.
In uno degli edifici che circondano il cortile di questo punto di accoglienza, tra le 8:00 e le 16:00, incontrerete Joséphine, suora marista e assistente sociale di professione. Lavora per migliorare l'accoglienza di madri e bambini e per contribuire a ridurre la vulnerabilità di questo target. Nella maggior parte dei casi si tratta di madri sole con diversi bambini piccoli che hanno vissuto una serie di esperienze traumatiche. Al loro arrivo, si attiva un intero processo di sostegno: queste madri vengono accolte, ascoltate e prese in carico, a seconda delle loro esigenze, oppure indirizzate quando la struttura non è in grado di fornire loro un supporto adeguato. In caso di emergenza, a queste donne può essere offerto un alloggio temporaneo. In occasione della giornata internazionale dei diritti della donna, Joséphine riunisce queste madri per discutere e sensibilizzare su temi quali le malattie trasmissibili. Un ascolto reciproco che, secondo lei, libera queste madri.
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